CORPO E TAGLIA

(inversione di tendenza)

Italia Ornitologica giugno luglio 2011

Testo e foto: Pasquale IOVINO

 

Guardando la scheda di giudizio, ci si rende subito conto di quali sono le principali caratteristiche che un canarino “razza spagnola” deve avere cioè: corpo e taglia.

Negli ultimi anni ci sono state varie discussioni in merito alla necessità di invertire la prima voce, che era la taglia, con il corpo.

A sostegno di tale tesi è stato sicuramente il CIRS (Club Italiano razza Spagnola) che ha sempre sostenuto che un buon soggetto non è solo di piccola taglia ma racchiude in maniera omogenea tutte le voci citate nella scheda di giudizio.

Facendo un’analisi dettagliata della predetta scheda, si evince che alle voci  taglia e corpo sono attribuiti singolarmente ben venticinque punti per un totale complessivo pari al 50% del punteggio finale.

Molte volte si è parlato di taglia, che nell’insieme identifica alcuni valori tra cui anche la non trascurabile lunghezza la quale è  determinante nell’identificare l’ideale standard di un canarino “razza spagnola”.

Questo viene messo in evidenza anche su alcune schede di giudizio, dove alla voce taglia si specifica  la scritta 11 cm.

Nello specifico lo standard della razza  recita che un buon soggetto dovrebbe avere una lunghezza più vicina agli 11 cm. e, fortunatamente, oggi si vedono alle mostre canarini che sempre più si avvicinano a questa misura.

Il merito di questo è sicuramente della Commissione Tecnica che è stata molto attenta a non andare oltre la lunghezza di 12,5 cm, applicando penalizzazioni a quei soggetti che più si allontanano dallo standard e squalificando quelli che vanno oltre il suddetto limite a vantaggio della razza ed, evitando così,  un incremento esponenziale della taglia.

Se è vero che la taglia, intesa come lunghezza, rimane un requisito importantissimo è altrettanto vero che un canarino razza spagnola deve avere anche altre caratteristiche tra cui il corpo.

Un aspetto che ha portato a questa inversione è stata la necessità di rimarcare il concetto e

l’importanza del corpo.

Il corpo che deve essere: “Cilindrico e sottile, dorso fine, petto stretto ma non a coltello” costituisce un  requisito essenziale per conferire al soggetto quella tipicità richiesta.

L’immagine tipo, da tenere bene in mente, è quella di un canarino dalla lunghezza di 11 cm con un corpo privo di qualsiasi prominenza, ossia cilindrico, e con una testolina proporzionata al soggetto, che stacchi dal corpo in modo netto, dato a mio avviso molto importante.

Tali precisazioni non vogliono essere assolutamente una nota polemica, ma è doveroso evidenziare che talvolta, questo modo pregresso di valutazione ai vari concorsi probabilmente  legato alla vecchia scheda di giudizio, porta a premiare esemplari non confacenti con le necessarie caratteristiche sopra descritte.

Girando per le mostre ho avuto modo di vedere alcuni esemplari, che pur totalizzando ottimi punteggi, peccavano di corpo. Questo modo di valutare il canarino razza spagnola, a mio avviso, dovrebbe cambiare poiché il soggetto si dovrebbe guardare nel suo insieme.

Sicuramente alcuni Giudici vedono l'optimum in questa razza nel canarino piccolo tralasciando altri fattori che, in un contesto generale, possono fare la differenza.

Esemplari di Canarini molto interessanti  quest’anno li ho visti alla specialistica di Reggio Emilia e al campionato Italiano di Parma dove alcuni di questi si discostavano indubbiamente di poco dallo standard.

La necessità di avere canarini sempre più piccoli, seguendo le tendenze del momento, ha indotto alcuni allevatori a incrociare il nostro spagnolo con specie silvane; alcune volte ottenendo buoni risultati ma altre volte palesando una razza meticcia di scarso risultato.

Questa cosa a mio avviso è deleteria perché si rischia di ritornare indietro con la selezione.

Quest’anno, gironzolando per le varie mostre, ho avuto modo di vedere alcuni soggetti che lasciavano trasparire caratteristiche tipiche di altre specie come il becco “particolarmente ossidato”, la coda “larga”, le spalle e il corpo “particolarmente ampi”.

La negatività di tali incroci l’ho potuta costatare di persona nel mio allevamento quando,

alcuni anni fa, inserendo un soggetto fenotipicamente perfetto, e accoppiandolo con una femmina del mio allevamento,  produsse prole di cui due sembravano dei F1 di verzellino, con evidenti difetti (collo incassato spalline larghe e soprattutto la coda leggermente aperta), pur mantenendo  la lunghezza nei 12 cm.

Pensando alla casualità dell’evento, ma rimanendo comunque vigile, senza inserire gli stessi nel mio piccolo gruppetto di spagnoli, notai che il problema si ripeteva anche sulla progenie.

Questi eventi mi fecero maturare l’idea che il soggetto in questione, se pur lontanamente, proveniva da qualche accoppiamento con  la specie indigena quale il verzellino “Serinus canarius serinus” pertanto decisi di togliere tutti i soggetti interessati.

Tale esperienza mi ha fatto maturare l’idea che forse è meglio selezionare questi canarini tenendo conto di fattori legati alla genetica, ai pregi e difetti anziché ricercare il piccolo altrove.

Questa mia deduzione mi porta a pensare che è meglio ricercare quel che si vuole da soggetti che più si avvicinano allo standard poiché su questi già è stata fatta una scrematura di tare genetiche e fenotipiche.

Ulteriore elemento essenziale per una corretta proporzione del soggetto sono le zampe, anche se sulla scheda di giudizio hanno un punteggio alquanto marginale (dieci punti),  che come prevede lo standard dovrebbero essere corte e sottili, con tibie appena visibili, il tutto proporzionato al soggetto.

Difetti dovuti a zampe lunghe e sproporzionate mostranti esageratamente la tibia conferiscono al soggetto una tipica posizione a trampoliere e, pertanto, non idonei né alla riproduzione né all’esposizione.

Il difetto delle zampe lunghe è solitamente evidenziato nei soggetti a doppio fattore intensivo che avendo un piumaggio troppo rado   non aderente evidenziano in modo sproporzionato la tibia.

Per finire questa mia disquisizione, mi sento di affermare che il canarino razza spagnola oggi  ha avuto un’inversione di tendenza in termini di selezione, pertanto, fermo restante che  il binomio essenziale resta corpo – taglia, la selezione deve orientarsi sempre di più verso soggetti dai corpi sottili, con spalle strette in linea con la testa, che accompagnati da una taglia minuta rappresentano il top previsto dallo standard di razza.

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